Si tratta di un monolito di origine carsica che si erge sul versante della collina posta di fronte al paese di Negar. Di forma cilindrica e alto circa 40 m, esso fu chiamato “sbusa” perchè nella parte superiore si trova un antro rotondo.
Ai suoi piedi, nel fianco della paretemontuosa, si apre una seconda caverna denominata “cesolina” (chiesetta) perchè nei suoi incavi naturali venivano inseriti lumi e ampolle di acqua santa.
La Sengia, avvolta in un alone di mistero, è da sempre oggetto di numerose leggende. Non molto lontano un altro torrione isolato incombe sulla contrada “Sottosengia” a cui ha dato il nome.