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escursioni

Il Passo di Rocca Pia e la vetta del Corno d'Aquilio

8,30 km / a piedi

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Descrizione itinerario

Caratteristico itinerario dell’alta Lessinia occidentale, dalle contrade alte di Sant’Anna d’Alfaedo fino alla mitica cima del Corno d’Aquilio; lasciata l’auto in uno dei recenti parcheggi di contrada Tommasi si prosegue attraversando la schiera di edifici di località Coste e, oltrepassata la località, si prosegue lungo lo stradello sterrato che, all’interno di un bosco che lascia talvolta spazio a bei panorami verso il Garda, si raggiunge il Passo di Rocca Pia. Punto di confine tra Veneto e Trentino fu in passato importante nodo di traffici illegali del contrabbando e, più recentemente, punto di osservazione trincerato durante il primo conflitto mondiale; lasciato il cippo del passo si può scendere solo per alcune centinaia di metri lungo il sentiero CAI che porterebbe a Ossenigo, per notare a lato di una curva a destra la curiosa roccia ricurva, particolare conformazione nei calcari grigi. Tornati al passo si prosegue lungo il sentiero CAI 234 che, dopo un’iniziale tratto in falsopiano, sale repentinamente a tornanti fino a sbucare nei pascoli di malga Fanta. Gli edifici della malga, vicini alla vecchia caserma della finanza, si prestano a belle foto con la mole della catena baldense sullo sfondo. A poche centinaia di metri si trova inoltre la Spluga della Preta, famoso e profondo abisso che supera gli 800 metri di profondità e che si apre in numerosi pertugi orizzontali metà di numerose spedizione speleologiche di ricerca.

Proseguendo lungo la dorsale si raggiunge la sommità del Corno d’Aquilio, dove una croce in ferro accoglie gli escursionisti dopo la fatica; in belle giornate terse il panorama è di una bellezza straordinaria; anche da lontano la caratteristica forma della montagna incuriosisce e invoglia gli escursionisti alla salita. L’itinerario prosegue scendendo verso la valletta erbosa fino ad oltrepassare il muretto divisorio di malga; a sinistra si intravede l’accesso di una cavità orizzontale, la Grotta del Ciabattino, che nella seconda parte dell’inverno si arricchisce di spettacolari forme di ghiaccio che la rendono metà di numerosi fotografi e escursionisti. Affiancata poi la ghiaccaia della Malga Preta di Sotto si scende a tornanti lungo il sentiero CAI 240-250 fino a raggiungere la strada asfaltata della Liana e quindi contrada Tommasi.

Informazioni tecniche

Difficoltàitinerario escursionistico con dislivello medio prevalentemente su sentieri montani ben segnalati e brevi tratti di strada asfaltata e sterrata.

Percorribilità: a piedi

Lunghezza: 8,30 km
Tempo di percorrenza medio: 3:30 ore
Sviluppo verticale: 450m
Tappe dell’itinerario:  Tommasi (1150m) – Coste (1157m) – Passo Rocca Pia (1215m) – Malga Fanta (1496m) – Spluga della Preta (1495) – Corno d’Aquilio (1547m) – Grotta del Ciabattino (1469m) – Ghiacciaia Preta di Sotto (1460m) – Tommasi (1150m).

 

Fonte: www.altalessinia.com

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